
Risonanza Magnetica del Gomito a Roma con macchinario aperto, dove farla e come risparmiare prenotando online
Dove fare la Risonanza Magnetica del gomito a Roma con macchinario aperto?
La Risonanza Magnetica Aperta è l’innovativo sistema che permette ai nostri pazienti di eseguire questo fondamentale esame diagnostico in un macchinario con visuale aperta.
Dimentica il cilindro ferroso e claustrofobico nel quale eravamo costretti a entrare per lasciarci esaminare dalla potenza delle onde elettromagnetiche. Adesso, anche per le persone anziane con problemi di mobilità e per i più piccoli è possibile fare la risonanza magnetica osteoarticolare rilassati e senza alcun timore.
Perché e quando fare la Risonanza Magnetica del Gomito?
La risonanza magnetica è un esame non invasivo attraverso il quale possiamo visualizzare le strutture anatomiche del gomito, comprese la parte finale dell’omero e quella prossimale delle ossa radio e ulna.
Con questo esame possiamo ampliare il quadro diagnostico del gomito, dopo una radiografia o ecografia, per escludere eventuali patologie ossee o tendinopatie a carico del complesso muscolo-tendineo dell’articolazione.
Cosa possiamo esaminare con la Risonanza Magnetica?
Il gomito è un complesso articolare che si distingue in tre diverse articolazioni:
– omero-ulnare;
– omero-radiale;
– radio-ulnare.
Con questo esame diagnostico possiamo esaminare i tessuti molli dell’articolazione (muscoli, tendini e legamenti) che altrimenti sarebbe impossibile analizzare con altri esami, come radiografia ed ecografia.
Quali patologie possiamo diagnosticare con la Risonanza Magnetica del Gomito?
Le patologie che si possono diagnosticare – causate da traumi, sovraccarico funzionale, infiammazioni, degenerazioni, neoformazioni – sono molteplici, e tra queste:
– Fratture, Lussazioni, Sublussazioni
– Osteofitosi, Osteonecrosi
– Epicondilite laterale (Gomito del Tennista)
– Epicondilite Mediale (Gomito del Golfista)
– Tendinite, Sinovite, Tenosinovite
– Edema
– Lipomi, Angiomatosi, Cisti, Miosite
– Istiocitoma, Leiomiosarcoma, Fibrosarcoma,
– Osteosarcoma, Encondroma, Metastasi ossee.
Risonanza Magnetica del Gomito: come si esegue?
Dopo aver tolto tutti i vari oggetti metallici (reggiseno, catenine, magliette con bottoni, cinture, orecchini, piercing), il paziente viene fatto sdraiare sul lettino in posizione supina, con il braccio lungo il corpo e la mano poco distante dal fianco. Il gomito deve stare al centro del magnete, lasciando il resto del corpo fuori dal campo magnetico.
Quanto dura la risonanza magnetica del gomito?
L’esame dura all’incirca 30 minuti. Trattandosi della risonanza magnetica aperta, il paziente potrà mantenere la posizione immobile (evitando di muovere braccio, mani e dita) senza troppa difficoltà. O almeno questa è la richiesta affinché l’esame possa riuscire al meglio.
Chi non può fare la risonanza magnetica del gomito
Anzitutto, questo esame è sconsigliato nelle donne in gravidanza, in particolare nei primi 3-4 mesi. La paziente potrà poi confrontarsi con il suo medico per eventuali approfondimenti.
Altri casi in cui non è possibile eseguire l’esame e/o non prima di accertamenti:
– Portatori di pacemaker
– Pazienti con protesi metalliche (devono esibire documentazione dell’intervento per lasciar constatare al Tecnico di Radiologia e al Medico Radiologo la compatibilità con la risonanza magnetica.
– Pazienti con altri dispositivi metallici (apparecchi acustici, suture, spirale, neurostimolatori, ecc).
Contattaci se hai bisogno di informazioni più precise.
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