Quali sono gli esami per il cuore basilari che dobbiamo fare per controllarne la salute? Gli esami per il cuore sono una forma di prevenzione importantissima per evitare di andare incontro alle varie patologie cardiovascolari che ne potrebbero compromettere la salute. Ricordiamo che le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte. Le cause che portano queste malattie sono molteplici e da distinguere tra cause acquisite e congenite. A prescindere dalle cause, tuttavia non dovremmo mai dimenticare di avere anche un cuore di cui salvaguardare la salute. Ecco perché è fondamentale sapere quali esami preventivi fare nel corso della vita. Certamente, dal punto di vista della prevenzione è fondamentale proteggere il cuore anche attraverso altre misure preventive come l’alimentazione, l’esercizio fisico, gli stili di vita, controllo e riduzione dello stress. Vediamo quali sono gli esami per il cuore di routine che dobbiamo fare per prevenire la comparsa o l’aggravamento di alcune patologie cardiovascolari. A che età dovremmo iniziare a controllare il cuore? L’età in cui si dovrebbe dare maggiore attenzione alla prevenzione è quella tra i 40 e i 50 anni. Se invece ci sono delle familiarità con malattie cardiovascolari, è bene iniziare anche prima con le indagini diagnostiche per scoprire eventuali rischi. Se non si scoprono, ad esempio, le patologie congenite con gli opportuni controlli già in età giovanile, da adulti e in età più avanzata si possono verificare problemi molto più gravi di quanto lo sarebbero se monitorati e curati in tempo. A partire dai 40-50 anni e in età più avanzata, invece, si dovrebbe monitorare la salute del cuore e dell’apparato valvolare per i più ovvi motivi legati all’invecchiamento generale, organico e fisiologico. Quali sono gli esami per il cuore che dobbiamo fare per prevenire patologie cardiovascolari? Gli esami di routine che dovremmo fare per prevenire problemi di natura cardiovascolare sono: Esami del sangue per verificare valori relativi al livello dei grassi nel sangue, alla glicemia Visita cardiologica Elettrocardiogramma basale (ECG). In caso di familiarità, in presenza di sintomi riportati dal paziente o se affetti da alcune patologie che possono essere fattori di rischio importanti (ipercolesterolemia, pressione alta, iperglicemia), gli esami più avanzati comprendono: Test da sforzo (ECG esamina il cuore sotto stress fisico) Holter cardiaco e pressorio Ecocardiogramma Ecocardiografia sotto sforzo Ecodoppler carotideo Risonanza magnetica Tac coronarica. Dalle indagini effettuate con gli esami diagnostici si possono valutare fattori importanti come le dimensioni del cuore, come espelle il sangue, la velocità del sangue, le eventuali anomalie del flusso, la capacità contrattile, la capacità delle valvole di aprirsi e chiudersi. Esami di base: Elettrocardiogramma e Visita Cardiologica L’Elettrocardiogramma è uno degli esami strumentali primari da affiancare alla visita cardiologica. Fra gli esami per il cuore di base, visita cardiologica ed Elettrocardiogramma ci danno già un quadro primario delle condizioni di salute del cuore. Ricordiamo che il cuore è una struttura parecchio complessa, composta di altre strutture al suo interno. Un muscolo “nutrito” da vasi – le coronarie – che possono andare incontro a problemi (angina), così come pure le sue 4 valvole che in presenza di disfunzioni possono manifestare sintomi come la dispnea (mancanza di fiato). Un altro sintomo da non sottovalutare riguarda, invece, i disturbi del ritmo che si manifestano con le palpitazioni. L’ECG è un’osservazione della salute elettrica del cuore che permette di vedere se ci sono stati problemi (pregressi) di natura cardiaca, eventuali disturbi o anomalie del ritmo cardiaco, eventuali squilibri elettrolitici. Quindi, attraverso questo esame è possibile diagnosticare: malattie coronariche malattie del muscolo cardiaco sofferenze del cuore, ischemie. Patologie che possiamo approfondire con un esame avanzato come l’Ecocardiogramma. In particolare, con questo esame possiamo indagare eventuali patologie a carico delle valvole. In conclusione, gli esami per il cuore rappresentano una necessaria forma di prevenzione, soprattutto se in presenza di alcuni sintomi, quei primi campanelli d’allarme che non devono essere ignorati o sottovalutati: dolori anomali al petto o la difficoltà a salire le scale. Prevenzione Cardiaca Esami per il cuore Centro Medico Arcidiacono
Da quando è esplosa l’epidemia (oggi pandemia) del virus SARS-CoV-2, impropriamente chiamato “coronavirus”, nel nostro Paese è cominciata la corsa al reperimento delle mascherine. In questo articolo chi scrive vuole portare alla luce le differenze tra le mascherine chirurgiche ed i facciali filtranti, evidenziandone pro e contro. Piccola premessa: i D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuale) sono tutte quelle attrezzature indossate e mantenute dal lavoratore al fine di proteggerlo da un determinato rischio specifico. Bene, come vedremo più avanti, i facciali filtranti rientrano in questa definizione mentre le mascherine chirurgiche no… …Leggi articolo completo SUL SITO di LOGICA SERVIZI Mascherine chirurgiche e Facciali filtranti: facciamo chiarezza Centro Medico Arcidiacono
#RestateACasa Veniamo NOI da VOI Radiologia a Domicilio radiografia TORACE A causa della epidemia dovuta al COVID-19 e in base ai Decreti legge pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, è opportuno che vengano ridotte al minimo gli spostamenti dai propri domicili. Nel rispetto delle norme e la sicurezza personale e collettiva sancita dall’articolo 32 della nostra Costituzione, vi invitiamo a limitare al massimo i contatti e a seguire le norme di buona condotta disposte dal nostro Governo. Restate a casa, veniamo noi da voi! Centro Medico Arcidiacono: 06 207 0889 N° cell DOMICILIARI: 347-0654149 Serivizio disponibile: Lunedi al venerdi dalle 8:00 – 20:00; Sabato e domenica 8:00 – 13:00 Chiama per informazioni prezzi e orari. Leggi articolo completo nella nostra sezione di MEDICINA A DOMICILIO #RestateACasa Veniamo NOI da VOI Radiologia a Domicilio radiografia TORACE
La menopausa questa sconosciuta: Vorrei tanto essere ironica e dire che la parola menopausa deriva da un’antichissima lingua ormai estinta e che significa “meno male adesso mi metto in pausa”, ma credo proprio che il tran tran della vita odierna, entri nella ragione ben poco. Dal greco “men” (mese) e “pausis” (fine) la parola indica la fine del periodo fertile di una donna. E’ collocata generalmente tra i 45 e i 55 anni di età, salvo menopausa precoce (prima dei 40 anni) e tardiva ( dopo i 60 anni). Il segno più evidente, ma meno invalidante, è l’interruzione dell’attività ovarica e quindi delle mestruazioni. Ci sono però cambiamenti in questo periodo, e nel periodo subito precedente la menopausa, che recano disturbi alla donna che possono essere di tipo fisiologico, come le vampate di calore, l’aumento della sudorazione, tachicardia, il disturbo sonno – veglia, l’aumento di peso. Inoltre si possono avere disturbi di tipo emozionale quale irritabilità, ansia (che possono sfociare in vere e proprie depressioni), diminuzione del desiderio sessuale e secchezza della vagina. Così argomentato però potrebbe essere allora valutato come un segnale di malattia per questo ho voluto intitolare l’articolo con “…questa sconosciuta”. Non perché la sua entrata nel mondo della donna non viene avvistata, quanto più perché alcuni sintomi non vengono associati alla menopausa. Ricordo un giorno che mi sentivo particolarmente giù di morale, e che avevo la sensazione che tutto andasse storto. Il mio primo pensiero fu appunto la depressione. Che altro poteva essere? In fin dei conti mangiavo male ed ingrassavo, dormivo poco, tutto mi irritava. Ne parlai alla mia estetista di fiducia la quale mi rivolse poche semplici domande fondamentali ed illuminanti per me che fecero venire alla mia mente delle risposte per nulla scontate: i miei ormoni stavano svolgendo un ruolo diverso da prima. Ne seguì una visita ginecologica e le analisi del sangue; mistero svelato: ero in pre-menopausa. Accadeva quindi che vi era una diminuzione degli estrogeni (ormoni femminili) e che la mucosa vaginale si stava assottigliando e perdeva di elasticità e di lubrificazione creandomi quello che in termini medici viene definito “dispareunia” cioè dolore durante i rapporti sessuali. Quello che più mi premeva era sapere a cosa sarei andata contro, che stile di vita avrei dovuto adottare, accorgimenti igienici ed altre mille domande. Non vi è una specifica valutazione visto che siamo tutti esseri differenti ma è bene sapere che la menopausa può causare alcune malattie facilmente gestibili se ci si controlla periodicamente. Tra le più comuni vi è l’osteoporosi ossia la riduzione della massa ossea causa, in percentuale, di fratture più elevata. Malattie cardiovascolari: al di là di ogni ragionevole dubbio la carenza degli estrogeni può portare (se non si adotta uno stile di vita sano sia alimentare che di attività fisica) all’aumento del colesterolo nel sangue quindi un peggioramento della funzione vascolare, dell’aumento della pressione arteriosa e all’infarto del miocardio. Alcuni studi, inoltre hanno evidenziato una correlazione tra la menopausa e l’Alzhaimer sempre dovuta alla riduzione degli estrogeni i quali hanno il compito, tra le altre cose, di proteggere i processi neurodegenerativi cerebrali. Quindi, come già detto, una sana alimentazione ricca di proteine, calcio e vitamine ci può aiutare e, sempre ascoltando il parere del medico di fiducia, adottare una terapia ormonale sostitutiva. Personalmente mi piace ricordare a chi mi chiede consigli che fare sport, attività all’aria aperta, godersi una passeggiata o un aperitivo con le amiche è un ottimo alleato contro lo stress da cambiamento e che la menopausa, inevitabilmente comporta. Inoltre ricordiamoci che il nostro partner non è a conoscenza di ciò che ci sta avvenendo pertanto comunicare i nostri disagi comporta notevoli benefici alla coppia. Quindi: analisi di routine, visite ginecologiche, visite urologiche, mammografie e mineralometria ossea computerizzata sono appuntamenti da non mancare sulla nostra agenda e, per questa nuova vita, sempre il sorriso sul volto! Al centro medico arcidiacono puoi trovare promozioni specifiche per la donna Chiama per il tuo check-up annuale Autore: Anna G. La menopausa questa sconosciuta!!! Centro Medico Arcidiacono
Prevenire le malattie cardiovascolari. Le malattie cardiovascolari rappresentano le prime cause di decesso in Italia (circa il 30%). Sono 127mila donne e 98mila che muoiono ogni anno, e spesso questi decessi sono da ritenersi dovuti alla scarsa informazione in merito a queste patologie ed una cultura ancora troppo bassa della prevenzione. Il Centro Medico Arcidiacono da sempre si batte per la cura del cuore. Lo fa attraverso iniziative di prevenzione sul territorio e campagne informative in determinati periodi dell’anno, per sensibilizzare la propria utenza alla tutela di questo fondamentale organo.
L’elettrocardiogramma, o E.C.G., viene introdotto per la prima volta dal fisiologo e premio Nobel Willem Einthoven, inventore di quello che tutt’oggi è considerato lo strumento diagnostico per eccellenza nel campo dell’esame delle aritmie cardiache. L’esame si svolge applicando degli elettrodi sul corpo che, grazie alla conversione dell’energia elettrica in energia meccanica, attivano il “meccanismo o sistema scrivente” che da luogo alla registrazione grafica dell’attività elettrica del cuore, idonea alla valutazione delle sue variazioni durante la sistole (contrazione cardiaca) e la diastole (rilasciamento) degli atri e dei ventricoli. L’invenzione di Einthoven si basa quindi sullo studio delle onde emesse dal cuore, alle quali lo stesso inventore dell’ECG diede un rispettivo segno distintivo, rappresentate dalle lettere P, Q, R, S e T, potendo in tal modo tracciare elettrocardiografici delle maggiori malattie cardiovascolari. Oltre ad essere un esame con un altissimo tasso di affidabilità, data la natura fisiologica del suo funzionamento, l’elettrocardiogramma non presenta complicanze o controindicazioni, risultando indolore e privo di indicazioni farmacologiche. Quando svolgere un ECG? L’esame ECG viene in aiuto dei cardiologi, fornendo loro elettrocardiografici in grado di presentare la presenza di disturbi ritmici del cuore, di disturbi dell’impulso elettrico o alterazioni miocardiche. I casi cardiaci, nei quali l’utilizzo dell’elettrocardiogramma è imprescindibile, sono: Scompenso cardiaco; Aritmie; Angina pectoris; Cardiopatia ischemica; Disturbi di conduzione; Malattie delle valvole cardiache; Infarto miocardico. La specifica morfologia dell’onda elettrica consente quindi di mettere in evidenza le alterazioni della diffusione dello stimolo, localizzate in una delle branche nelle quali il tessuto di conduzione si dirama a livello dei ventricoli. Nell’infarto del miocardio, per esempio, l’ECG risulta alterato sia in fase acuta, con manifestazione delle caratteristiche onde di lesione, sia nella fase post-acuta, quando si rilevano le onde di necrosi, manifestazione dell’avvenuta morte di una porzione di cellule miocardiche. L’ECG risulta utile per la valutazione dello stato del muscolo cardiaco, nei casi di: malattia arteriosclerotica; ipertensione arteriosa. O per mettere in luce piccoli disturbi metabolici come: Squilibri elettrolitici: derivanti per esempio da disidratazione, iperidratazione, assunzione di determinati farmaci, essere affetti da determinate malattie cardiache, renali o epatiche, oppure per l’assunzione di liquidi o alimenti per via endovenosa in modalità non adeguate. Intossicazione da digitale (digossina): avvelenamento derivante da dosi eccessive di digossina, il farmaco largamente utilizzato per il trattamento dell’insufficienza cardiaca. La prevenzione ed il controllo dello stato di benessere del nostro cuore è da tenere sempre a mente. Controlli periodici, sotto consiglio di medici specialisti e cardiologi, possono attuare piani di prevenzione di malattie cardiache importanti, dovuti a stili di vita non sani, invecchiamento, solo per fare alcuni esempi. Prenota ora una visita cardiologica o un esame ECG.
Prevenzione cardiologica: Il 29 settembre torna l’appuntamento con la Giornata Mondiale per il Cuore promossa dalla World Heart Federation. Scopo dell’iniziativa è quello di promuovere e sensibilizzare la popolazione ai rischi interconnessi tra malattie cardiache e stili di vita che non tengono in considerazione il benessere del cuore: nutrizione, alcol, fumo, attività fisica ed inquinamento, solo per fare alcuni esempi. Le indagini svolte sulla propensione degli individui a svolgere comportamenti preventivi, hanno evidenziato che solo il 38% degli individui ad alto rischio cardiovascolare siano consapevoli della propria esposizione a malattie cardiache, una carenza di informazione sullo stato di salute del proprio cuore che naturalmente pregiudica l’attivazione di comportamenti preventivi e di cura idonei. Altro dato allarmante, che coinvolge il nostro Paese, è che circa il 44% dei decessi è dovuto proprio a cause legate alla salute del cuore: una ragione in più per mantenere la promessa che ognuno di noi dovrebbe rivolgere al proprio cuore! World Heart Day: una promessa fatta al cuore La partecipazione alla giornata mondiale per il cuore non è la sola promessa che noi tutti dobbiamo mantenere per salvaguardare la nostra salute. Il traguardo da raggiungere è quello fissato dall’OMS che, dal 2011, punta a di ridurre del 25% l’incidenza delle malattie non trasmissibili entro il 2025, il cosiddetto “25by25” goal. Una scommessa che l’Organizzazione Mondiale della Sanità non può vincere da sola, seppur supportata da medici, strutture sanitarie, ASL etc, ma che necessità di una partecipazione attiva e consapevole dell’intera popolazione, approfittando delle iniziative messe in atto, come ad esempio quella proposta dal nostro Centro Medico, in collaborazione con il reparto di Cardiologia. Il Centro Medico Arcidiacono per la salute del cuore Anche il Centro Medico Arcidiacono di Roma partecipa alla GIORNATA MONDIALE PER IL CUORE, proponendo a tutti gli interessati la possibilità di svolgere un E.C.G. (Elettrocardiogramma) GRATUITO e SENZA PRENOTAZIONE dalle ore 8.00 alle ore 12.00 presso il proprio Centro Medico, sito a Roma in Via di Prataporci 52, zona Borghesiana – Finocchio lungo Via Casilina a pochi metri dalla fermata Metro C – Bolognetta. Mantieni la promessa fatta al tuo cuore! Ti aspettiamo! Prevenzione cardiologica Prevenzione cardiologica: gli esami che ti stanno a cuore Centro Medico Arcidiacono
Stando allo studio condotto dalla Federazione francese di cardiologia, esercitare rapporti di coppia provoca degli effetti positivi sulla funzionalità cardiaca. Per comprendere come l’attività sessuale sia un vero toccasana per le funzioni cardiache, basti pensare che ogni esercizio fisico moderato favorisce il rinforzamento del miocardio e l’espulsione di tossine, apportando quindi effetti benevoli al cuore. Rapporti sessuali: quali sono i benefici per il cuore La ricerca in ambito cardiologico ha inoltre indicato come alcuni disturbi sessuali possano essere delle spie che segnalano la presenza di problemi cardiaci: tra questi la perdita di erezione può essere considerata una spia che anticipa di 3-5 anni l’avvento di un episodio cardiovascolare importante, quale ad esempio l’infarto. Inoltre, la presenza di un disturbo erettile aumenterebbe del 25% i rischi di incorrere in patologie di natura cardiovascolare. Pertanto il consiglio è quello di non sottovalutare il problema ed agire ai primi segnali con visite approfondite. Indicazioni positive arrivano invece per chi è stato colpito da infarto: riprendere l’attività sessuale, dopo aver subito un infarto, è importante per riacquisire benefici fisici e psicologici. Altri studi condotti sullo stesso argomento hanno valutato altri benefici che l’attività sessuale ha sugli uomini. Con lo studio condotto dal New England Research è emerso che praticare almeno 2 volte alla settimana l’attività sessuale con la propria partner produce il 45% di possibilità in meno di sviluppare patologie cardiache. Rapporti sessuali: quali sono i benefici per la salute A rafforzare il rapporto che intercorre tra attività sessuale ed i benefici per la salute, c’è anche lo studio pubblicato su Psychological Reports, che porta al 30% l’aumento delle immunoglobuline (IgA) provocato dal rapporto di coppia. Dato importante in quanto l’azione delle immunoglobuline è quella di prevenire infezioni locali e raffreddori. Buone notizie anche per chi ha una vita di coppia soddisfacente dopo i 50 anni: lo studio condotto dalla Coventry University dimostra che avere rapporti dopo i 50 anni di età riduce il declino cognitivo e mnemonico. In ultimo, quando si riscontrano casi di decesso durante il rapporto sessuale spesso le cause sono riconducibili a ripercussioni sulla funzionalità cardiaca dovute allo stress causato da un rapporto sessuale extraconiugale. Potrebbe interessarti: La pillola anticoncezionale? Solo dopo le analisi per la trombofilia In conclusione Secondo questi studi, esiste un forte legame che unisce l’attività sessuale e la salute del nostro cuore. Avere un’attività di coppia regolare aiuta il nostro cuore a mantenere sane le proprie attività. Uno sforzo fisico di certo gradevole, ma che deve essere comunque sempre accompagnato da controlli medici periodici, soprattutto con il passare degli anni ed in presenza di segnali di allarme. Prenota ora una visita cardiologica al numero: 06.2070889; o inviaci un’email a: info@centromedicoarcidiacono.it.